La Pielle aspetta i Bulls. Zanco. “Trasformare clima del PalaMacchia in energia favorevole”
Conferenza stampa di presentazione della quindicesima giornata del campionato di Serie B Nazionale 2025/26. Bulls che arrivano dalla vittoria interna con Loreto Pesaro e che tornano a giocare dopo una decina di giorni per l’assenza di coach Zanco chiamato nello staff della Nazionale Under 16. Ad inaugurare il mese di dicembre la partita esterna contro Pielle Livorno. La sfida, con palla a due alle ore 21:00 di mercoledì 10 dicembre, sarà arbitrata dai signori Marco Barbiero di Milano (MI), Chiara Bettini di Faenza (RA), Mattia Foschini di Russi (RA). A presentarla, in conferenza stampa, il capo allenatore biancorosso Nicolas Zanco.
Indisponibili: Molinaro (ernia cervicale, rientro previsto inizio 2026), Chapelli (lesione crociato, stagione finita), Moreno (da valutare, out contro Pielle Livorno).
Domani si torna in campo. Un avversario ostico, un avversario difficile, uno dei più quotati della categoria.
“Da un lato non abbiamo niente da perdere, sulla carta. Però noi, in questo momento, sappiamo di non essere nella posizione che vorremmo avere in classifica. Questo è un campionato con una classifica molto corta perché sostanzialmente dal sesto posto fino al terzultimo siamo tutte in sei punti. C’è ancora più di mezzo campionato da giocare quindi ogni partita vale quattro punti e in trasferta, soprattutto sul campo di una delle squadre migliori del campionato, ancora di più. Quindi siamo consapevoli che andremo ad affrontare una formazione completa, che anche se dovesse avere qualche assenza, ha un roster lungo e rotazioni profonde. Giocheranno davanti ad un pubblico meraviglioso, un clima che li caricherà, ma che dovremo cercare di usare a nostro vantaggio”.
Come è stato il rientro con la squadra dopo la parentesi Nazionale?
“Mi viene un po’ da ridere a dire la verità. Perché nonostante la pausa continuiamo a non essere al completo, per quanto possibile. La cosa certa è che la squadra ha avuto la possibilità di allenarsi senza giocare ogni tre giorni, quindi i ragazzi hanno ripreso una condizione psicofisica migliore rispetto a quella dell’ultimo periodo. La squadra ha tolto della ruggine dalle gambe e dalla testa ed è riuscita a ripartire. Ringrazio il mio staff che ha lavorato in mia assenza e credo che la squadra adesso sia pronta ad affrontare queste quattro partite che giocheremo in undici giorni con trasferte anche pesanti. Ci giochiamo in questo periodo gran fetta del nostro umore per i prossimi tre mesi, dovremo essere concentrati, consapevoli ed affrontare una partita alla volta, sapendo che ogni errore che facciamo potrà costarci caro da un punto di vista più mentale che fisico”.
A proposito del rientro come è andata con gli Azzurrini?
“Un gruppo molto interessante, un bel mix di talento e fisicità. Siamo al primo passo di preparazione per quello che sarà l’Europeo di quest’estate. È una squadra che è frutto di un progetto partito due anni fa da parte della Federazione con i vari progetti di ogni regione. Vestire la maglia azzurra è sempre un onore e voglio che che sia anche per me e non solo per i giocatori, non un punto di arrivo, ma un tappa che va a consolidare quanto fatto fino ad oggi. In me c’è la voglia di rimanere nel gruppo e di poter andare magari anche un giorno in Nazionale superiore. Questo deve essere uno degli obiettivi della mia carriera nei prossimi anni”.
Calendario molto intenso fino a Natale. Una frase fatta però è adesso che si costruiscono le fortune di una squadra, specialmente in un campionato così equilibrato.
“L’ho detto velatamente prima e non voglio fare nomi, ma togliendo le prime cinque che stanno onestamente facendo un campionato di livello superiore, è un campionato nel quale non ci si può mai riposare sulla carta. A parte la Pielle, gli altri sono tutti, passatemi il termine, scontri diretti per capire se vogliamo tornare a essere una squadra da metà alta della classifica, oppure rientrare nel mucchio delle squadre che giocano per per evitare i play out”.
Un’ultima battuta sulle divise sulle canotte speciali che indosserà la squadra nel mese di dicembre e sull’iniziativa benefica a esse legata.
“Noi, nel mondo dello sport in generale, siamo fortunati e privilegiati. Abbiamo l’onore e l’onere di poter aiutare, quando si può, la gente che ha più bisogno. Nasce tutto da un’idea di Matteo Martini che voleva farlo già dall’anno scorso e poi per tempistiche costretto a rimandare. Quest’anno siamo partiti in estate e ce l’abbiamo fatta. Non ho ancora visto le maglie dal vivo ma solo su sui social. Il video pubblicato è stato anche molto bello e non vediamo l’ora di indossarle già da domani. E poi finito il mese di dicembre, saranno oggetto di donazioni e il ricavato dato in beneficenza. Siamo ulteriormente orgogliosi di poterle indossare perché sappiamo anche che poi porteranno del bene a persone che ne hanno bisogno”.
Si è parlato dell’aspetto ambientale di una partita come quella con la Pielle. Quali sono le cose da dire alla squadra in questi contesti?
“Ho cercato di caricare i ragazzi dicendo di non aver paura. L’anno scorso eravamo una squadra totalmente diversa, avevamo tantissimi under e abbiamo subito il PalaMacchia. Quest’anno abbiamo una squadra molto più esperta, più vecchia e più pronta e preparata a giocare davanti a un certo tipo di pubblico. Dovremo riuscire a trasformare l’entusiasmo dei tifosi in voglia di dimostrare, prima di tutto a noi stessi, che siamo pronti a reagire ed a reggere l’urto. Ai ragazzi prima di tutto ho chiesto questo, non avere paura e usare l’atmosfera a nostro vantaggio, invece che subire una delle migliori tifoserie, in questo momento, del campionato di Serie B”.
