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Bulls nella tana di Fabriano: in palio punti pesanti per la post season

Trentasettesima giornata del campionato di Serie B Nazionale 24/25 per la San Giobbe che, dopo la sconfitta interna con San Severo, tornerà a giocare in trasferta, per l’ultima volta in stagione regolare, contro Fabriano. La sfida in programma al PalaChemiba di Cerreto d’Esi alle ore 20.30 di sabato 19 aprile, sarà il quinto confronto nella storia tra le due società, il quarto in un campionato. Nei precedenti, compreso il turno eliminatorio di Supercoppa di Serie B 2020, le due formazioni sono in parità con due successi a testa. All’andata ad imporsi furono i Bulls che con un margine di undici punti presero la posta in palio che di fatto rappresenta l’attuale scarto in classifica. La partita sarà infatti un viatico fondamentale per il futuro dei toscani e dei marchigiani. Per entrambe vincere è imperativo: i biancorossi avrebbero la certezza di stare avanti agli avversari, Fabriano riaprirebbe definitivamente il discorso ottavo posto in graduatoria (play-in con turno unico da giocare in casa, senza passare dal primo spareggio). La gara sarà arbitrata dai signori Calella e Alessi. A presentarla, nella conferenza stampa della vigilia, il capo allenatore Nicolas Zanco.

Alla vigilia della penultima giornata della stagione regolare in trasferta contro Fabriano. Dobbiamo ripartire da quello che è successo sette giorni fa qui all’Estra Forum contro San Severo. Non un dramma, perché alla fine la classifica è rimasta immutata rispetto alla giornata precedente. Importante però non commettere quegli errori se vogliamo mantenere questa posizione.

Sicuramente avevamo un’occasione importante e lo sapevamo. Però, come ho già detto dopo la partita di domenica, la voglia, la fame, l’aggressività di ottenere la salvezza da parte di San Severo è stata sicuramente maggiore rispetto alla nostra volontà di portare a casa due punti che sarebbero stati sicuramente importanti in vista della volata per l’ottavo posto. Invece, adesso, è tutto di nuovo in ballo e ci aspetta una partita chiave, probabilmente, per definire le posizioni. Uno scontro diretto in trasferta, contro una squadra che ha due punti meno di noi e che può cambiare le sorti del play-in.

Di fatto è una bella, una sfida play-in anticipata. Un primo test per quello che poi accadrà nelle prossime settimane.

Assolutamente sì, può essere anche che ci rincontreremo fra qualche settimana con Fabriano. Parliamo di una squadra che abbiamo affrontato tante volte in stagione, due volte in precampionato e chiaramente nella gara d’andata. Una squadra che è cambiata, che ha fatto a meno di Raucci per prendere Hadzic e per inserire Scanzi. E poi all’andata non giocò Centanni. Insomma, sono diversi rispetto alla formazione che abbiamo incontrato a fine dicembre. Sono una delle migliori quattro per percentuale di vittorie casalinghe, quindi giocheremo in un campo difficile e ostico. Di fronte avremo una squadra esperta, anche sporca per certi aspetti. Dovremo andare lì a fare una partita vera, una partita da uomini, una partita da playoff. Una partita in cui mettere in campo voglia, aggressività e anche quella consapevolezza e quella maturità che dopo otto mesi di lavoro una squadra deve avere. Abbiamo un’occasione per qualificarci a dei playoff che fino a tre mesi fa sembravano un sogno.

Come ci arriva la squadra a livello fisico?

Quando si arriva alla trentasettesima giornata è normale che un po’ di acciacchi ci siano. Siamo stati, come ho sempre detto, anche abbastanza fortunati durante la stagione, a parte il brutto infortunio di Sacchettini. Per il resto abbiamo avuto il roster a disposizione praticamente sempre. Chiaro che qualche fastidio al ginocchio, alla caviglia, alla spalla e via dicendo ci sia. Purtroppo bisogna conviverci e non cercare scuse o alibi. Quindi io penso che adesso sia più una questione mentale che fisica e tecnica. Bisogna veramente gettare il cuore oltre l’ostacolo, come si suol dire in questi casi. Pensare solo a dare tutto quello che si ha per portare a casa i risultati. La classifica parla chiaro, le opportunità sono alla nostra portata ed è ancora tutto nelle nostre mani per arrivare all’ottavo posto che ci garantirebbe la miglior posizione possibile ai play-in.

Sappiamo probabilmente, anzi sicuramente, che è ancora presto. Però si sta iniziando a pensare alla prossima stagione o ancora è tutto fermo?

La società mi ha dato un’opportunità importante. Ho cercato di dare il massimo dal primo giorno per ottenere gli obiettivi. Il primo era chiaramente la salvezza, poi tutto quello che sta arrivando è frutto, secondo me, della determinazione e del lavoro che è stato portato avanti in questi mesi da me e da tutto il mio staff, sia tecnico che fisioterapico. Tutta la mia squadra ha lavorato concentrata e unita dal 16 di agosto. Chiaro, stiamo affrontando il tema sul futuro. Abbiamo già parlato con alcuni ragazzi perché le situazioni contrattuali poi lasciano il tempo che trovano. Se vogliamo guardare i singoli, quasi tutti in realtà sarebbero già sotto contratto anche per l’anno prossimo, a parte un paio di situazioni. Però devono essere matrimoni condivisi, con persone che vogliono andare avanti per la stessa strada. La San Giobbe vuole essere una realtà solida per certi aspetti, ma anche una società che dà delle opportunità a dei ragazzi giovani per fare un percorso di crescita. In questo momento siamo in Serie B, un campionato importante, un campionato difficile che crescerà ancora di livello l’anno prossimo. I ragazzi giovani che fanno un percorso di crescita all’interno della nostra società è anche giusto che poi abbiano la possibilità di provare a giocare in categorie superiori, quindi è ovvio che bisognerà parlare. Per quanto riguarda me, ho un contratto e qui sto bene. Non vedo l’ora di ricominciare la prossima stagione, ma prima vorremmo provare in tutti i modi a fare il massimo in questa, finendo ricordandoci di una stagione che ci ha portato a dieci vittorie di fila,  traguardo veramente importante, ma che potrebbe essere ricordata anche per ben altre cose.