1-logo-UMANA

Bulls di nuovo in casa per la sfida a Fabriano

Conferenza stampa di presentazione della sedicesima giornata del campionato di Serie B Nazionale 2025/26. Bulls che arrivano dalla sconfitta esterna con la Pielle Livorno e che tornano a giocare in casa dopo due settimane dall’affermazione con Loreto Pesaro. Ad inaugurare il mese di dicembre tra le mura amiche, la partita contro Fabriano. La sfida, con palla a due alle ore 18:00 di domenica 14 dicembre, sarà arbitrata dai signori Francesco Di Luzio di Cernusco sul Naviglio (MI), Marcello Martinelli di Brescia (BS), Davide Quadrelli di Santa Maria Hoè (LC). A presentarla, in conferenza stampa, il capo allenatore biancorosso Nicolas Zanco.

Indisponibili: Molinaro (ernia cervicale, rientro previsto inizio 2026), Chapelli (lesione crociato, stagione finita), Moreno (da valutare, out contro Fabriano), Candotto (infiammazione cervicale, in dubbio contro Fabriano).

Vigilia della partita con Fabriano. Una squadra che ha cambiato volto nelle ultime settimane, che si è rilanciata con una vittoria importante contro San Severo nel turno scorso e che giustamente verrà qui per provare a cercare di corroborare la rincorsa salvezza.

“Fabriano è una squadra che si è rinnovata. Ha preso due giocatori importanti come Abega e Wojciechowski e, l’energia e l’entusiasmo che hanno portato i nuovi arrivati, si è vista subito dalla partita con la Virtus Roma in primis e poi da quella contro San Severo, per quanto rocambolesca. Il risultato dà a Fabriano fiducia, sono quelle situazioni che possono cambiare il corso di una stagione e quindi mi aspetto una squadra che giocherà a viso aperto, consapevole di voler portare a casa due punti che sarebbero per loro fondamentali. Dovremo essere attenti e concentrati, cercando di limitare le caratteristiche principali dei nostri avversari ed il loro modo di giocare fatto di grandissima intensità ed energia. Noi torniamo da Livorno con la consapevolezza di aver recuperato una condizione psicofisica migliore rispetto al mese di novembre, nel quale, onestamente, abbiamo giocato quasi sempre con una formazione di sei-sette giocatori. Tanti hanno tirato la corda e avevano bisogno di prendersi qualche giorno di riposo. Adesso, nonostante la situazione di Candotto, abbiamo ritrovato energia e quella capacità di giocare una pallacanestro fatta di alta intensità che devono essere il nostro marchio di fabbrica. Dovremo cercare di mantenere questi aspetti a partire da già da domani e per le partite che ci aspettano, ma al tempo stesso non pensare al futuro e neanche una partita alla volta. Importante sarà ragionare possesso per possesso, questo ho chiesto ai ragazzi. Quando hai bisogno di ritrovare identità e fiducia, non devi farti prendere dall’ansia di dover fare tutto e subito o di voler vincere qualsiasi tipo di partita. Pensando alle prossime quattro, cinque, dieci, non avremo il tempo e l’opportunità di fare questi ragionamenti, ma solo giocare ogni possesso come se fosse l’ultimo. Alla fine dei quaranta minuti alzeremo la testa e, se avremo fatto un buon lavoro, probabilmente, potremo spuntarla e portare a casa due punti che per noi sarebbero linfa vitale e una grande spinta”.

Pensando alla partita di Livorno di mercoledì sera, quali sono le cose positive e quali invece gli errori da segnare con la penna rossa.

“Di positivo sicuramente mi prendo l’energia e la capacità di tornare a giocare a grande ritmo. Abbiamo fatto ventuno punti in contropiede, cosa che non ci succedeva da molto tempo. Oltre a questo anche la sfacciataggine di prenderci i tiri che il campo ci dà. Non possiamo rinunciare a tiri aperti se li abbiamo costruiti o se l’avversario li concede. Avere questo atteggiamento e credere nelle nostre capacità; queste sono le cose che mi voglio portare dalla partita contro la Pielle. Nei momenti di difficoltà, parlando invece degli aspetti negativi, tendiamo a fare troppi palleggi che poi portano a palle perse, anche banali. Ci manca un po’ l’istinto killer, fare qualche fallo tattico, rompere i break negativi con la tattica e con giocate di esperienza. Nelle partite in cui la posta in palio è alta, secondo me, questo tipo di giocate possono essere decisive”.

Quanto cambiano la squadra, in termini sia di entusiasmo che tattici, i due innesti di Fabriano?

“Abega è un giocatore più di giornata, rispetto a Centanni. Però dall’altra parte ha più dinamismo e capacità di creare vantaggi di quanto poteva avere l’ex capitano di Fabriano. Però i giocatore che più cambia Fabriano da un punto di vista tattico è Wojciechowski, Oltre ad aver giocato in Eurolega, quindi ha qualità tecniche indiscutibili, ha anche la capacità di aprire il campo, di giocare bidimensionalmente, sia spalle a canestro che di fronte, oltre ad essere un grande passatore di palla. Un giocatore completo, a trecentosessanta gradi, che può dare un ottimo apporto offensivo e difensivo”.

Ci sarà molto probabilmente una buona risposta da parte del pubblico di Fabriano. A maggior ragione servirà anche l’apporto da parte dei nostri tifosi dalle tribune.

“Assolutamente sì. I nostri tifosi non ci hanno mai fatto mancare il loro apporto nelle gare casalinghe. Quella di domani è una di quelle partite in cui si deve sentire il calore. Veniamo da Livorno; al PalaMacchia abbiamo visto un calore enorme in favore della squadra di casa. Questa volta vogliamo sentirlo per la San Giobbe”.