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Bulls Q&A, il dietro le quinte del mondo San Giobbe

Nuovo appuntamento con il format Q&A che va ad analizzare tutto quello che c’è ma non si vede nel mondo dell’Umana San Giobbe Basket. Pensieri, parole, curiosità e aneddoti chiesti a chi non appare in prima linea, ma risulta fondamentale per il progetto. Un format per scoprire, a trecentosessanta gradi, la realtà biancorossa. Dalla prima squadra alle giovanili.

D: Ciao Andrea (padre ragazzo Under 15 e 17), com’è andata questa esperienza a Chiusi?

R: Nel corso di quest’anno, l’esperienza a Chiusi, è stata positiva sia per mio figlio Alexandr che per noi genitori. Abbiamo trovato un ambiente sereno e professionale dove sono presenti tutte le prerogative fondamentali per un ottimo lavoro quali strutture, tecnici qualificati e dirigenza presente e disponibile al confronto.

D: Ti piace il progetto della San Giobbe?

R: Il progetto della San Giobbe mi sembra interessante e soprattutto diverso perché si distingue da tanti altri. Si tratta di un progetto che pone al centro la crescita tecnica e personale dei singoli ragazzi in un’ottica di crescita globale delle squadre. In altri contesti si mette davanti a tutto questo il solo risultato sportivo. Sono sicuro che nei prossimi anni il movimento crescerà ulteriormente con l’innesto di nuove figure professionali e con l’avvento della foresteria.

D: Chiudiamo con una domanda indiscreta, se possiamo e se puoi rispondere. Ti rivedremo con Alex l’anno prossimo a Chiusi?

R: La stessa domanda è stata posta a mio figlio il quale sinteticamente ha risposto:”Ovvio”. Se Alexandr è così convinto e pronto a questa esperienza noi genitori lo sosterremo con piacere.