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Bulls Q&A, il dietro le quinte del mondo San Giobbe

Nuovo appuntamento con il format Q&A che va ad analizzare tutto quello che c’è ma non si vede nel mondo dell’Umana San Giobbe Basket. Pensieri, parole, curiosità e aneddoti chiesti a chi non appare in prima linea, ma risulta fondamentale per il progetto. Un format per scoprire, a trecentosessanta gradi, la realtà biancorossa. Dalla prima squadra alle giovanili.

D: Ciao Marianne, ormai sei la storica addetta al tabellone della San Giobbe. Ti piace questo ruolo e cosa fai di preciso?

R: Durante lo svolgimento delle partite il mio ruolo consiste nel tenere aggiornato il tabellone elettronico esposto al palazzetto, nel quale, tramite un dispositivo posto sul tavolo degli ufficiali di campo, man mano registro il numero del periodo di gioco in corso, la freccia del possesso alternato, il punteggio progressivo delle squadre e di ogni singolo giocatore, i falli di squadra e di ogni singolo giocatore ed i time out consumati dalle squadre. Questo ruolo mi piace molto perché il tabellone mostra in tempo reale ed in modo chiaro tutte le informazioni riguardanti la partita. È un compito che richiede costante concentrazione in quanto un solo semplice errore potrebbe generare confusione ed interrompere la fluidità del gioco in corso.

D: Com’è il rapporto con gli ufficiali di campo e gli arbitri?

R: Diciamo che mi sento parte integrante del team ufficiali di campo ed arbitri. Da ufficiale di campo regionale ho l’opportunità di mettermi a servizio di un team nazionale e questo è molto emozionante! Nonostante abbia il mio bel compito da svolgere al tavolo cerco anche, per quanto possibile, di godermi lo spettacolo che ogni partita offre e dalla mia postazione questo risulta davvero superlativo. Essendo la più vicina alla squadra ospite cerco fin da subito di mostrarmi come figura trait d’union tra ospiti ed ufficiali di campo, pronta ad agevolare e mai disturbare la comunicazione tra le due parti. Mi capita a volte di scambiare qualche parola con il dirigente accompagnatore delle varie squadre ospiti durante il riscaldamento, avvertendo tutta la tensione del pre-gara.

D: Hai una visione privilegiata delle partite, sei la più vicina alla panchina ospite. Ci racconti un aneddoto?

R: Come aneddoto mi viene in mente la richiesta di cambio giunta al limite estremo del tempo consentito per la concessione dello stesso da parte del coach di Forlì durante gara 3 della serie dei quarti di finale Play off di quest’anno. Ho incrociato lo sguardo del coach ed è venuto spontaneo urlare “Cambio! Cambio!” anche a me. Ottenuto l’impetuoso cambio il coach ha ringraziato il tavolo a mani giunte per il tempestivo fischio della cronometrista, ci siamo tutti rilassati con un sorriso ed io mi sono sentita fortemente parte dell’équipe.

D: Ti vedremo anche per la prossima stagione?

R: Assolutamente sì!