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I Bulls attendono Latina nella prima in “casa”

Conferenza stampa di presentazione della quarta giornata del campionato di Serie B Nazionale 2025/26. Dopo il successo esterno a Piombino, la San Giobbe attende Latina al PalaEstra di Arezzo. Squalificato il palazzetto di Chiusi per due giornate, per i fatti accaduti nel primo turno play-in della passata stagione con Sant’Antimo, i Bulls saranno costretti a giocare le prime due interne lontano da casa. Di fronte i biancorossi si troveranno una delle cinque formazioni che viaggiano a punteggio pieno nel Girone B. Latina, dopo aver ottenuto la salvezza nella passata stagione passando dai playout, ha richiamato in panchina Gramenzi e costruito un roster di alto livello per la categoria. La sfida, con alla a due alle ore 20:30 di sabato 11 ottobre, sarà arbitrata dai signori Matteo Luchi di Prato (PO), Edoardo Di Salvo di San Giuliano Terme (PI) e Irene Frosolini di Grosseto (GR). A presentarla, in conferenza stampa, il capo allenatore biancorosso Nicolas Zanco.

 

Indisponibili: Molinaro (ernia cervicale, out contro Latina), Chapelli (lesione crociato, stagione finita)

 

Vincere a fil di sirena penso che sia la cosa più bella che che possa succedere in un inizio di campionato.

 

“Potevamo non arrivare a fil di sirena con quella situazione di punteggio perché, rivedendo la partita, per trentacinque minuti siamo stati padroni del gioco e del campo. Abbiamo avuto, secondo me, la presunzione di non chiuderla a inizio terzo quarto, quando offensivamente stavamo giocando un’ottima pallacanestro. Abbiamo concesso troppi rimbalzi in attacco a Piombino che è rimasta attaccata al punteggio e, nel finale, complici l’assenza di Raffaelli, che si è fermato per crampi, e le rotazioni ridotte, abbiamo fatto fatica a produrre canestri e gioco. Abbiamo rischiato di dare il famoso calcio al secchio e buttare via una partita in cui eravamo stati superiori rispetto a Piombino”.

 

A che punto siete adesso dal punto di vista della condizione? E che risposte attendere da un test come quello con Latina?

 

“Il test sarà chiaramente molto probante. Perché Latina, oltre a essere un’ottima squadra, ha il migliore se non uno dei migliori allenatori della categoria e perché giocare contro squadre che fanno cambi sistematici e che usano difese tattiche, non è mai facile. Specialmente all’inizio della stagione. Noi siamo un work in progress continuo; non saremo mai più al completo considerando l’infortunio di Chapelli e quello di Molinaro che si sta protraendo e non sappiamo quando e se riuscirà a rientrare in campo. Detto questo, penso che ad oggi siamo tra il 60% e il 70% di quello che può essere la nostra costruzione; abbiamo inserito Petrucci una settimana prima di iniziare il campionato e adesso siamo vigili sul mercato per vedere se aggiungere qualcosa e trovare un assetto definitivo. Eravamo partiti con l’idea di avere un lungo che aprisse il campo come Molinaro e Rasio come quattro tattico. Invece Rasio lo abbiamo spostato nel cinque e, volenti o nolenti, Petrucci è un tre che si sta adattando a giocare da quattro. In più stiamo giocando con Raffaelli più da guardia che da playmaker. Insomma stiamo facendo tante cose diverse rispetto a quelle che erano le previsioni iniziali, ma gli infortuni ci hanno portato a questo. Dobbiamo continuare a lavorare, trovare l’assetto migliore, ed essere performanti in partita”.

 

Come cambia adesso la San Giobbe e quali sono le richieste alla società?

 

“Abbiamo perso Chapelli, al quale rinnovo i migliori auguri di pronta guarigione. Verrà operato nel giro di un paio di settimane e i tempi di recupero saranno dai sette agli otto mesi. Per lui questa stagione è persa e rientrerà, ci auguriamo insieme a noi, dopo la prossima estate. Per quanto riguarda Molinaro l’ernia cervicale non è migliorata particolarmente dopo un mese di trattamento e molto probabilmente dovrà essere sottoposto ad un intervento chirurgico. I tempi di recupero saranno sui due-tre mesi. Quindi servirà pazienza. Alla società ho solo chiesto di monitorare la situazione in questo momento. Non possiamo rischiare di andare a prendere un giocatore svincolato visto che abbiamo già usato uno slot con Petrucci. Inserendone un altro, con un eventuale recupero di Molinaro, non potremo nemmeno tesserarlo. Per il mercato dei tesserati invece ad oggi è presto. Quindi soltanto essere vigili. Credo che nel lungo periodo potremmo un pochino soffrire sugli esterni, se dovessimo avere qualche altra difficoltà. Petrucci nasce tre, si è adattato a giocare da quattro e può ricoprire questi due ruoli, quindi useremo lui a livello tattico sperando che la crescita di Natale sia costante e continua. A Piombino ci ha dato minuti molto importanti e quanto più ci potrà aiutare, più riusciremo a gestire le rotazioni in un periodo a ranghi ridotti e con tante partite da giocare”.

 

Come si gestiscono i gruppi, considerando tutte queste situazioni e tutti questi aggiustamenti da fare?

 

“Io credo che i giocatori vogliano giocare più che capire in che ruolo e dove. Ovvio che se chiediamo delle cose impossibili possiamo creare frustrazione e quindi avere delle difficoltà in allenamento o in partita. La bravura dell’allenatore e dello staff sta nel creare un sistema che vada a coinvolgere i giocatori. Latina, da questo punto di vista, è una squadra con un assetto più che variabile. Hanno un giocatore come Sacchetti che nasce ala e che adesso sta giocando quasi da playmaker, usano i giocatori dall’uno al quattro in maniera veramente interscambiabile e solo il numero cinque è il giocatore di riferimento dentro l’area. La pallacanestro odierna sta andando in questa direzione; avere tanti giocatori che sanno fare più o meno tutto e difensivamente potersi permettere per la maggior parte del tempo di fare cambi difensivi. Questi aspetti servono a mettere in difficoltà il flusso di gioco della squadra avversaria e poi a creare situazioni in cui l’attacco si deve fermare per ragionare”.

 

Visti gli ultimi risultati con Latina c’è un po’ il dente avvelenato e una di voglia di rivalsa?

 

“Latina è sempre stata una società storica e che investe molto. L’anno scorso avevano altri obiettivi, poi la stagione è andata male e si sono salvati solo ai playout. Hanno cambiato allenatore, hanno cambiato molti giocatori durante la stagione, ma il roster iniziale, anche con gli aggiustamenti, non era sicuramente un roster che doveva lottare per la salvezza. Quest’anno è stata fatta una scelta importante con Gramenzi che dopo aver vinto il campionato a Roseto è tornato a casa. Pastore è un giocatore molto importante, oltre che essere capitano e bandiera, essendo di Latina. Poi l’arrivo di Sacchetti, di Gallo dalla A2. Insomma una squadra costruita molto bene, che ha una fisionomia perfetta per il tipo di gioco dell’allenatore e che nelle prime tre giornate ha dimostrato di essere pronta ad affrontare questo campionato. Dove arriverà ce lo dirà il tempo; adesso è troppo presto per fare pronostici, ma sicuramente Latina è una squadra che può lottare almeno per i playoff e dire la sua. Domani mi aspetto una partita tosta, una partita vera tra due squadre esperte che vendono cara la pelle dal primo minuto. Ci sarà qualche situazione un po’ più sporca, nonostante il periodo, però da parte nostra c’è voglia di continuare il buon inizio avuto a Piombino. Vogliamo proseguire nel percorso di costruzione della nostra identità sia offensiva che soprattutto difensiva, aspetto in cui lavorare di più in questo momento, anche per le caratteristiche dei nostri giocatori. Latina viene da tre vittorie di fila, di cui solo una in casa. Per loro sarà la terza trasferta nelle prime quattro partite e penso che poter vincere quattro partite di fila, di cui tre fuori, potrebbe essere un grande segnale da dare al campionato. Quindi mi aspetto una bella partita tra due squadre che giocheranno a viso aperto per portare a casa i due punti”.