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Il “gregario di lusso” Giarelli saluta Chiusi. “Gruppo meraviglioso, spero di aver dato il mio contributo”

Gregario non è il termine più consono per definire sia Gabriele Giarelli che la sua carriera. Giocatore di livello per la Serie B e con esperienze anche in categoria superiore. E’ bello però pensare al campionato come a una grande corsa a tappe, in cui nel gruppo, uno dei ciclisti, in questo caso cestisti, di punta ha delle difficoltà. E allora ecco che il gregario va in soccorso, tende simbolicamente la mano per superare il momento e per poi dare la possibilità di tagliare il traguardo. Un riassunto che, trasversalmente, accomuna il ciclismo a quello che Giarelli ha rappresentato per la San Giobbe Chiusi. Arrivato a inizio dicembre per sostituire l’infortunato Matias Bortolin, l’ala forte toscana si è ritagliata uno spazio importante nel roster di Coach Bassi, permettendo un tranquillo recupero all’italo argentino e dando un grande contributo per i risultati ottenuti. Otto presenze, 150 minuti conditi da 59 punti, tre dei quali nello spettacolare tiro da area a area al Modigliani Forum di Livorno, sette vittorie e una sola sconfitta. “Questi tre mesi sono passati velocemente. Io ho provato a portare il mio mattoncino alla causa, sapendo della grande ambizione di questo progetto – commenta Giarelli. Mi sono messo al servizio della squadra per quello che c’era da fare, sopperendo all’assenza di Matias. Ho cercato di fare il possibile e mi auguro di esserci riuscito”.

Scaduto il contratto a tempo, Giarelli torna in Lombardia nell’Aurora Desio, squadra di C Gold, scelta la scorsa estate che, dato lo stop per l’emergenza sanitaria, negli scorsi mesi non ha potuto svolgere attività e quindi ha aperto alla cessione a titolo temporaneo alla San Giobbe. “Torno a Desio, altra squadra con un progetto molto ambizioso con l’obiettivo di fare il salto di categoria – spiega Giarelli. Mi aspetto un ambiente altrettanto stimolante, altrettanto concentrato sull’obiettivo. Ho già fatto lì un paio di mesi a inizio stagione, quindi penso di andare a ritrovare le stesse sensazioni”.

Ultimo pensiero all’esperienza in terra senese. Breve, ma che ha lasciato un segno per lui e per tutta la società. “Da Chiusi mi porterò dietro sicuramente il gruppo, uno tra i più belli e più affiatati in cui ho avuto il piacere di giocare. Il mio augurio è che la squadra possa continuare ad avere questo spirito che in campo aiuta tanto”.

E l’augurio di tutta la San Giobbe è quello delle più grandi fortune a livello umano e sportivo per Gabriele. Da gregario tornerà al ruolo che più gli compete. Ma d’altronde anche Chris Froome, senza tornare troppo indietro nel tempo, ha fatto entrambi i ruoli.