
San Giobbe in campo a Caserta per la sesta giornata
Conferenza stampa di presentazione della sesta giornata del campionato di Serie B Nazionale 2025/26. Interrotta la striscia di due vittorie consecutive per i Bulls che sono incappati nella prima sconfitta stagionale nel turno infrasettimanale con Ferrara. Neanche il tempo di recuperare le energie che arriva l’anticipo del sesto turno. I Bulls sono attesi da Caserta al PalaPiccolo in un’altra partita dall’alto coefficiente di difficoltà. I campani sono a punteggio pieno e stanno dimostrando di essere una delle migliori squadre dell’intera Serie B. La sfida, con palla a due alle ore 21:00 di sabato 18 ottobre, sarà arbitrata dai signori Pietro Rodia di Avellino, Cosimo Schena di Castellana Grotte, Pierluigi Collura di Roma. A presentarla, in conferenza stampa, il capo allenatore biancorosso Nicolas Zanco.
Indisponibili: Molinaro (ernia cervicale, rientro previsto inizio 2026), Chapelli (lesione crociato, stagione finita)
Quando arriva una sconfitta è un bene o un male tornare subito in campo?
Di positivo dobbiamo prendere il fatto che non c’è tempo di rimuginare troppo sulla sconfitta di mercoledì. Dalla partita con Ferrara è passato un giorno e mezzo; abbiamo avuto modo di pensare e di parlare con la squadra però poi il calendario è talmente fitto che bisogna avere la testa sulla partita successiva che, in questo caso, è una signora partita. Caserta è una squadra che sta trovando grande solidità, che sta facendo un inizio di campionato molto positivo e che sta facendo vedere tante belle cose. Andremo su un campo sicuramente caldo e difficile ma abbiamo grande voglia di di rivalsa, soprattutto da un punto di vista emotivo, dopo una prestazione non brillante come quella di mercoledì.
Dal punto di vista tecnico c’è poco tempo. Cosa state preparando per Caserta?
Il tempo è quasi quasi nullo, bisogna vedere poche cose e andare su quello che abbiamo fatto in questi due mesi. Qualche variante rispetto alla partita di mercoledì in funzione delle caratteristiche di Caserta, però il tempo per lavorare è veramente pochissimo. Faremo poco allenamento per riuscire a preparare la partita e anche per risparmiare un po’ di energie visto il viaggio che ci aspetta. Dovremo essere concentrati e conoscere i punti di forza dei nostri avversari. Caserta è una squadra che sta trovando grandi riferimenti interni con Radunic che, in questo momento, è uno dei migliori lunghi della categoria e poi hanno degli esterni come D’Argenzio e Laganà su tutti ma non solo. Un roster molto attrezzato che quando si accende può essere veramente pericoloso. Dovremo stare attenti e poi essere pronti durante la partita ad attaccare la zona tre-due che Caserta fa molto bene e che ha permesso di recuperare svantaggi nei momenti di difficoltà.
Può essere un piccolo spartiacque, un vero test per capire cosa è la San Giobbe?
lo credo sia difficile adesso. Non tanto per il momento della stagione, perché alcune squadre come la stessa Caserta stanno avendo pochi problemi. Il roster è quello iniziale e, a parte Virtus Roma che ha perso Cane per qualche mese, c’è una continuità di lavoro e di struttura. Nel nostro caso abbiamo cambiato faccia almeno tre volte. Aspettiamo il recupero di Molinaro, magari da qui a fine stagione interverremo sul pacchetto esterni se dovesse capitare un’opportunità o si presentassero delle esigenze diverse. Penso che siamo una squadra che necessita di trovare un’identità in questo momento ma che probabilmente, una volta trovata, non la manterrà per tutta la stagione. Per noi forse può essere presto adesso dare un giudizio. La vittoria con Latina ci ha dato la consapevolezza di essere una squadra che, con la giusta mentalità e con l’impatto giusto nella partita, può competere contro chiunque. Penso che queste due partite, quella con Caserta e quella successiva in casa con la Virtus Roma, ci possano confermare la consapevolezza di essere una squadra che gioca con la mentalità giusta anche contro le formazioni favorite del campionato, oppure mostrare se dover lavorare ancora rispetto a certi tipi di obiettivi.
Cosa aspettarsi dalla partita di domani?
Quella con Caserta sarà la prima partita dopo un turno infrasettimanale in questo campionato e quindi le squadre devono prendere l’abitudine a giocare ogni tre giorni. Sicuramente ci sarà un po’ di stanchezza e magari ci sarà qualche giocatore acciaccato in entrambe le squadre. Quindi probabile che rispetto alle ultime uscite si possa giocare a punteggi più bassi. Noi, vista la fisicità che Caserta può mettere in campo, avremo bisogno sicuramente di provare a correre di più rispetto a quanto fatto con Ferrara, anche per ritrovare quell’energia, quell’entusiasmo e quella fiducia che abbiamo avuto nelle prime due giornate. Dall’altra parte, Caserta, è una squadra tattica a cui piace giocare le proprie situazioni, sia offensive che difensive. Noi dovremo provare ad inceppare questi meccanismi cercando di alzare i ritmi della partita.
Tra le note positive di mercoledì la prestazione di Federico Natale.
Sono estremamente contento, per Federico in primis e poi per tutti noi. Quando si va a prendere un ragazzo che non ha mai calcato un palcoscenico senior, nonostante l’ottimo percorso giovanile, l’impatto con il campionato non sempre rispecchia quanto fatto in precedenza. Lui è un ragazzo che si è messo subito a grande disposizione della squadra e dello staff, che ha voglia di lavorare che chiede di allenarsi tutti i giorni anche individualmente per continuare il suo percorso di crescita. Ci sta dando grande energia grande atletismo e si sta meritando ogni singolo minuto. Siamo contenti di averlo con noi, speriamo che sia uno dei tanti giocatori che escono dal settore giovanile della Reyer, che passano da Chiusi e che poi fanno una grande carriera. Come gruppo Umana ci auguriamo di vedere i ragazzi che passano da qui poter avere la possibilità di vestire la maglia della Reyer.
Per quanto riguarda la condizione a che punto siamo?
Per essere al 100% secondo me ci vorranno ancora due-tre settimane. Dobbiamo toglierci un paio di turni infrasettimanali dalle gambe viste anche le rotazioni ridotte e costruire la nostra identità con l’assetto nuovo. Quanto fatto finora ci ha portato a cogliere due vittorie importanti ma allo stesso tempo avere alcune difficoltà a livello tattico ed emotivo contro Ferrara. Imparare da queste situazioni e lavorare ogni giorno per dare la struttura migliore a questa formazione. Se la base del nostro lavoro sarà solida nel giro di tre settimane, massimo un mese, dovremmo riuscire a vedere un’identità ben precisa.
Quanto frena l’idea di pallacanestro di coach Zanco l’assenza di un lungo come Molinaro?
“Rasio si sta adattando al nuovo ruolo che gli abbiamo chiesto, ma in realtà per lui non è così nuovo. Perché a Piacenza, due anni fa, faceva il cinque ed è un ruolo che ha ricoperto in carriera. Chiaramente è un lungo sotto taglia che si può adattare e che ha delle caratteristiche molto importanti per i rimbalzi e per il gioco in situazioni dinamiche. Il ruolo del lungo è a mio avviso fondamentale nei momenti un po’ più critici delle partite, perché spesso quando si hanno dei momenti di break negativo si cercano sempre dei punti di riferimento. In questo momento quel riferimento interno non ce l’abbiamo e quindi si rischia di doversi sempre affidare agli esterni che devono arrangiarsi o che vengono sfidati a tirare. Nella mia costruzione, non avere un centro di ruolo, ci penalizza nei momenti più critici però dall’altra parte bisogna fare di necessità virtù e sfruttare le caratteristiche di Rasio e di Lorenzetti, che sono due lunghi sui due metri ma con grande possibilità di prendere vantaggi dalla corsa”.