San Giobbe sfida Trieste alla prima al PalaPania
Conferenza stampa di presentazione della seconda partita del campionato di Serie A2 Old Wild West 23/24 che vedrà l’Umana San Giobbe al debutto al PalaPania contro Pallacanestro Trieste. La sfida, arbitrata dai signori Costa, Tallon e Miniati, è in programma per domenica 8 ottobre alle ore 18.00. A parlarne il capo allenatore della San Giobbe, Giovanni Bassi.
Un passo indietro. A mente fredda come giudicare la prestazione del PalaDozza? “A Bologna abbiamo fatto un primo tempo discreto con un approccio soft. Siamo riusciti a restare aggrappati alla partita grazie alle basse percentuali che anche loro hanno avuto, probabilmente dovute alla pressione dell’esordio. Poi, nel secondo tempo, siamo peggiorati mentre loro si sono sciolti; in un paio di occasioni ci abbiamo provato e, onestamente, qualche chance per rimanere in scia ci è capitata. Non siamo stati bravi a sfruttarle e la partita è andata definitivamente sui binari della Fortitudo”.
Arriva Trieste, altra squadra di blasone. Avrete analizzato tutto per prepararla al meglio. “Abbiamo analizzato tutto. Come sempre c’è un grande lavoro da questo punto di vista. Ma secondo me è importante uscire da due linee di pensiero. In primo luogo il confronto con lo scorso anno perché siamo una squadra completamente diversa e in secondo pensare al blasone delle nostre avversarie perché tutte sono blasonate. Se perdiamo sono due punti che non vanno nella nostra classifica, indipendentemente dall’avversario. Con Trieste non so come, elmo, scudo, in qualsiasi modo dobbiamo portare a casa la vittoria, pur contro una squadra fortissima e allenata meravigliosamente”.
Come giudicare la prestazione di Bologna dei due statunitensi? “Come ho detto dopo la partita, per me Tilghman non ha giocato una brutta partita. Chiaro, se si leggono le statistiche ha fatto quattro punti ma Austin non è quel tipo di giocatore, non è uno scorer clamoroso. Lui è un giocatore che fa girare la squadra (sette assist al PalaDozza). Nel secondo tempo è calato ma i primi venti minuti sono stati di livello e giudicarlo dai punti fatti è complicato. Spear, invece, era sostanzialmente alla prima partita da professionista della sua vita. Un ragazzo giovane che deve imparare tutto; è ingeneroso giudicarlo adesso. Deve dare di più, però si impegna tantissimo. Deve capire tutto perché è la prima volta che mette piede fuori da casa sua. Dobbiamo aspettarlo e vedere cosa succede tra due-tre mesi. E questo vale per tanti altri ragazzi”.
Domenica alle 18 la prima in casa del campionato. VI aspettate una buona risposta di pubblico? “Io credo che la gente di Chiusi e del territorio risponderà. Prima di tutto per sostenere noi e poi perché di fronte avremo una grande avversaria. Lo spettacolo che offre questo campionato è un notevole biglietto da visita”.