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Seconda vittoria consecutiva per la San Giobbe! Nardò battuta 60-58

Umana San Giobbe Basket – HDL Nardò 60-58 (13-13; 20-18; 9-7; 18-20)

San Giobbe Tilghman 9, Ceron, Dellosto 8, Visintin 2, Chapelli 1, Stefanini 15, Bozzetto 5, Gaddefors 8, Jerkovic 5, Raffaelli 5, Possamai 2; Capo All. Bassi, Primo Ass. Zanco, Secondo Ass. Civinini

Nardò Parravicini 5, Smith 13, Nikolic, Iannuzzi 10, Ferrara 4, Baldasso 3, Stewart 14, Maspero 7, La Torre 2, Donda; Capo All. Dalmonte, Primo Ass. Castellitto

Arbitri Masi, Tarascio, Roca

Seconda vittoria consecutiva per la San Giobbe che batte Nardò 60-58 e sale a quota dieci punti in classifica concludendo nel migliore dei modi possibile la prima fase. Meglio la formazione pugliese in avvio, e Umana in affanno ad inseguire. Il tentativo di fuga degli ospiti è verificato da una magia di Tilghman che semina la difesa avversaria e fissa il tabellone sul 13-13 alla prima pausa. Al rientro ancora Nardò con il muso avanti. I Bulls provano a recuperare il divario che sale anche ai nove ma nella parte centrale devono accettare uno Smith mortifero. La pazienza dei lacustri è però premiata in coda al secondo tempino, dallo svantaggio arriva prima il pari e poi il sorpasso con la tripla sulla sirena di capitan Bozzetto. Con il 33-31 di fine primo tempo a proprio favore la San Giobbe esce dagli spogliatoi con la volontà di chiudere tutti gli spazi ai pugliesi. Smith complica la vita ai suoi con due falli in rapida successione che lo portano a quota quattro infrazioni commesse. Dalmonte lo richiama in panchina e Nardò perde la stella. Dalla parte biancorossa invece si sveglia Raffaelli, colpisce anche Tilghman dalla lunga e i sempre attenti Jerkovic e Dellosto fanno legna portando i Bulls avanti di nove. Nel momento migliore dell’Umana si sveglia Stewart. Nardò ne trae beneficio e i padroni di casa perdono di efficacia andando a riposo a fine terzo quarto sul 42-38. Ultimi dieci minuti a tensione altissima. Stefanini con un break di sei punti in una manciata di secondi lancia i suoi, Stewart però è letale e tiene viva la fiammella. In finale non è adatto ai deboli di cuore. Bulls che sembrano avere la partita in mano, Nardò che la riacciuffa e ottiene il possesso per vincerla. Una difesa ben costruita e il fallo su Gaddefors fanno scorrere i titoli di coda. Lo svedese mette il canestro del 60-58 che chiude la contesa e fa proseguire la striscia positiva dell’Umana.