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Seconda trasferta consecutiva: San Giobbe alla Baltur Arena di Cento

Seconda giornata della fase salvezza del campionato di Serie A2 Old Wild West per la San Giobbe che, domenica 12 maggio alle ore 18.00, sfiderà Cento alla Baltur Arena. Si tratta del terzo confronto ufficiale della stagione tra le due squadre che arrivano alla sfida di domenica forti di una vittoria a testa, ma con Cento avanti di cinque nella differenza canestri. Quella della Baltur Arena  sarà anche la terza partita della fase salvezza per i padroni di casa (la seconda tra le mura amiche), con un record di una vinta (mercoledì ad Agrigento 79-84) e una persa (la partita di esordio contro Latina 80-88). Una gara in meno per la San Giobbe, che recupererà il turno con la Luiss Roma il prossimo ventidue maggio all’Estra Forum, ma subito vittoria nell’uscita con la stessa Latina (64-91 a Cisterna) e inizio più che discreto per la rincorsa alla salvezza. La partita sarà arbitrata dai signori Vita, Roiaz e Bartolini; a presentarla il capo allenatore della San Giobbe, Giovanni Bassi.

Inizio ottimo a Latina. Si intravede la luce in fondo al tunnel?

“Sapevamo dall’inizio del girone che potevamo provarci. Però tra essere dentro il tunnel, vedere la luce ed arrivare alla fine ce ne passa. Ogni ciclista ci insegnerebbe che l’ultimo chilometro è il più difficile; a noi ce ne mancano molti di più. Testa bassa, lavoriamo, recuperiamo le energie, alleniamoci bene e vediamo”.

La partita di Cento è decisiva?

“Lo sono sostanzialmente tutte. La possiamo definire una partita molto difficile, contro una squadra forte. Hanno grandissimi giocatori, uno dei migliori allenatori degli ultimi anni di A2 e un campo in cui è sempre bellissimo giocare. Una squadra da playoff. Nell’altro girone sarebbero arrivati non meno che quinti. Partita difficile ma affascinante. Ci faremo trovare pronti”. 

Con Latina una partita maiuscola. Non era semplice impattare così.

“C’era il rischio di essere un po’ arrugginiti perché Latina aveva già giocato una partita e noi no. Devo dire però che ci siamo allenati benissimo nei quindici giorni di stop. La abbiamo approcciata bene e, come ho detto in conferenza stampa post gara, la abbiamo fatta sembrare facile. Latina è tra le squadre più in forma dell’ultimo mese e mezzo. Abbiamo tenuto a soli sessantaquattro punti un attacco che gira molto bene. Una partita resa facile dal lavoro che c’è stato dietro”.

La condizione, da tutti i punti di vista, è ottima.

“I ragazzi ci hanno creduto sempre, anche quando era logico non farlo più. E questo aspetto non viene mai sottolineato abbastanza. L’attaccamento, la professionalità e in molti casi anche l’umanità che hanno messo in questa stagione non sono mai stati sottolineati abbastanza. Sono stati straordinari. Un primo miracolo è stato fatto arrivando undicesimi in regular season, ora c’è da farne un altro. Senza se e senza ma. Bravi, straordinari ma bisogna alzare ulteriormente il livello”. 

La corsa salvezza è da fare su Nardò?

“Nardò è una squadra forte e io sono un po’ fuori da questa logica. A livello mediatico è giusto ragionare così ma per noi, fare i conti sull’una o l’altra squadra, equivale a sbagliare strada. Dobbiamo guardare a domenica, che è una partita decisiva. E dobbiamo provare a portarla a casa. Una volta terminata quella penseremo alla successiva”. 

L’ambiente è positivo sul campo e fuori, con i tifosi sempre al seguito. Lo avvertite?

“Il momento è positivo, ovviamente. Ma la nostra rincorsa è ben lontana dall’essere compiuta. Lavoro positivo e le vittorie aiutano, è banale dirlo. E questo clima non è casuale. Si è creato con il lavoro e con i rapporti umani. Queste sono le uniche due cose che contano quando fai sport a livello professionale. Da questo punto di vista siamo primi in classifica, per quanto mi riguarda. Io non mai avuto così tanto piacere, divertimento ed empatia nell’allenare un gruppo di ragazzi. A prescindere da quello che sarà il risultato finale”.

Che partita possiamo aspettarci a Cento? Tre giorni fa in Sicilia, tra le assenze, anche quella di Delfino.

“Non sappiamo se Delfino ci sarà. Pensiamo e speriamo che scenderà in campo perché quando hai la possibilità poi giocare contro una leggenda vivente vuoi che ci sia. Ma al di là di Delfino, Cento è una squadra lunga, profonda e molto esperta. Sanno come giocare certi tipi di partite e lo hanno dimostrato anche mercoledì ad Agrigento nonostante la pressione. Sono molto bravi in difesa a farti giocare con il campo piccolo. Quindi spaziature e avere pazienza in attacco saranno aspetti fondamentali. Difensivamente, poi, dovremo produrre uno sforzo straordinario perché hanno tanti campioni, tanti giocatori decisivi e sono molto bravi a giocare insieme”.